La necessità di prendersi cura del pianeta sta facendo passi avanti, anche se non sempre con la giusta velocità, a favore del rallentamento del cambiamento climatico, che rende indispensabile modificare il corso del settore energetico, dando un ruolo maggiore alle fonti di energia rinnovabili. Sole, vento e acqua sono i tre elementi che vengono in mente quando si parla di energie rinnovabili. Al di là di questo, il termine è molto più ampio e comprende una varietà di concetti.
Tuttavia, è chiaro come siano l’alternativa più sostenibile ai combustibili fossili, tra cui il carbone, il petrolio e i loro derivati.
Ma scopriamo qualcosa in più insieme nel corso di questo articolo.
Definizione di energie rinnovabili
Le Nazioni Unite definiscono le energie rinnovabili come un tipo di energia derivata da fonti naturali che possono essere reintegrate più velocemente di quanto possano essere consumate. Esempi di tali fonti sono, ad esempio, la luce del sole, l’acqua e il vento. Insomma, fonti che si rinnovano continuamente.
In altre parole, le energie rinnovabili sono abbondanti e si trovano in ogni ambiente, mentre i combustibili fossili, come il carbone, il petrolio e il gas, sono fonti di energia non rinnovabili che richiedono centinaia di milioni di anni per formarsi. Infatti, i combustibili fossili producono energia quando vengono bruciati, provocando emissioni nocive sotto forma di gas serra come l’anidride carbonica.
Pertanto, più ritardiamo la transizione dall’energia fossile all’energia pulita e rinnovabile, più sarà costosa dal punto di vista economico, ecologico e sociale. In pratica, l’energia rinnovabile è l’opzione socialmente più responsabile, equa e giusta per la conservazione del nostro pianeta, come sottolineato dalle Nazioni Unite.
Tutte le fonti di energia rinnovabili sono pulite?
C’è l’idea che tutte le energie rinnovabili siano pulite, cioè non inquinino, ma questo non è del tutto vero, perché ci sono alcune energie rinnovabili, molto poche, che inquinano.
Un esempio è il biodiesel, che è rinnovabile perché proviene da fonti naturali inesauribili ma, a differenza della maggior parte delle energie rinnovabili, inquina con la sua combustione, emettendo gas a effetto serra.
Per questo motivo, molti esperti optano per il concetto di energia verde, ovvero energia rinnovabile al 100%, ma anche non inquinante. Si tratta di un tipo di energia in cui la digitalizzazione e i nuovi strumenti tecnologici hanno molto da dire.
Tipi di energia rinnovabile
Le energie rinnovabili si dividono principalmente in: solare, eolica, idroelettrica, geotermica, da biomassa e marina.
Energia solare
Si ottiene dalla radiazione solare e può essere di due tipi: fotovoltaica, quando la luce del sole viene utilizzata e trasformata in energia elettrica attraverso l’uso di pannelli solari fotovoltaici, e termica, quando il calore del sole viene utilizzato attraverso collettori termici che assorbono e concentrano questo calore.
Energia eolica
È data dalla trasformazione dell’energia cinetica del vento in elettricità. Anche questa, si suddivide in due tipologie, a seconda della posizione delle turbine eoliche. Da una parte, l’energia eolica onshore sfrutta le correnti d’aria prodotte sulla terraferma, mentre l’energia eolica offshore sfrutta la forza del vento prodotto al largo.
Fonti di energia rinnovabili: l’energia geotermica
Questa energia sfrutta l’energia termica disponibile all’interno della terra. In altre parole, il calore viene estratto dai serbatoi geotermici attraverso pozzi o altri mezzi.
Energia idroelettrica
Sfrutta l’energia prodotta dal movimento dell’acqua quando sale o scende in modo ripido. Può essere generata da bacini e fiumi. In pratica, le centrali idroelettriche a bacino sfruttano l’acqua immagazzinata e ferma. Invece, le centrali idroelettriche fluviali utilizzano l’energia prodotta dal flusso dell’acqua in un fiume.
Energia oceanica
L’energia marina, detta anche energia oceanica, può essere di diversi tipi, principalmente: l’energia delle maree, che sfrutta l’innalzamento e l’abbassamento delle maree, e l’energia delle onde, che si serve del movimento delle onde.
Bioenergia o biomassa
La bioenergia è prodotta da vari materiali organici, chiamati biomassa, come legno, carbone, letame o altri fertilizzanti utilizzati per la produzione di calore ed elettricità, e colture agricole per i biocarburanti liquidi. L’energia creata dalla combustione di biomasse forma emissioni di gas serra, anche se a livelli inferiori rispetto alla combustione di combustibili fossili.
Parliamo a livello globale delle fonti di energia rinnovabili
Gli ultimi dati dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) per l’anno 2021 mostrano che le energie rinnovabili hanno continuato a crescere e a guadagnare slancio nonostante le incertezze globali.
Così, alla fine del 2021, la capacità di generazione rinnovabile globale ammontava a 3.064 gigawatt (GW), aumentando lo stock di energia rinnovabile del 9,1%.
L’agenzia intergovernativa spiega che sebbene l’energia idroelettrica, con 1.230 GW, abbia registrato la quota più alta della capacità di generazione rinnovabile totale a livello globale, le Renewable Capacity Statistics 2022 dell’IRENA mostrano che l’energia solare ed eolica continuano a dominare la nuova capacità di generazione. Per cui, tirando le somme, l’energia solare ed eolica ha rappresentato l’88% della quota della nuova capacità rinnovabile totale nel 2021. La capacità solare ha fatto da apripista con un aumento del 19%, seguita dall’eolico, la cui capacità di generazione è aumentata del 13%.
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